IL MINISTRO URSO A CATANIA PER DISCUTERE DELLO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA CITTÀ

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è tornato a Catania per discutere con il sindaco dei temi legati allo sviluppo industriale dell’area metropolitana di Catania. L’obiettivo é rendere la città competitiva in materia di farmaceutica, digitale e tecnologia green, che sono le linee di sviluppo dell’Europa, oltre che per lo sviluppo turistico. A Catania ci sono due modelli che stanno diventando un esempio a livello europeo e globale: Enel e StMicroelectronics, che saranno due delle quattro grandi aziende campioni europee, coinvolte dal Ministro nel vertice trilaterale, per delineare la politica industriale europea.

“Per quanto riguarda tutte le imprese, anche le più piccole, stiamo attivando un ufficio speciale in comune e città metropolitana – ha detto Enrico Trantino- pronto a dialogare con tutte le imprese che vogliono investire sul nostro territorio, mostrando le opprtunità della zes, rafforzati dalla transizione 5.0 voluta dal governo, che significa crediti fiscali agevolati significativi per le imprese che vogliono rinnovare i propri macchinari per la sostenibilità ecologica, ambientale e digitale.Non è un caso che mi sia tenuto la delega alla Zona industriale. Partendo dai tanti punti di forza delle Zone Economiche Speciali, abbiamo delineando una strategia per rilanciare l’economia e l’attività produttiva della città. Senza dimenticare la necessità di rivedere il sistema burocratico per semplificare l’accesso delle aziende alle agevolazioni e ai finanziamenti previsti. Tra i nostri obiettivi immediati attivare una vera “unità di crisi” condivisa tra Comune, Regione, Zes, Irsap, imprenditori, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico di Catania, attraverso l’efficientamento dei servizi e la costruzione delle infrastrutture necessarie nella nostra zona industriale, la creazione dei collegamenti efficienti tra le reti di trasporto nazionale, l’avvio di lavori di urbanizzazione, industrializzazione e recupero ambientale, proseguendo il percorso già avviato negli ultimi cinque anni che ha triplicato gli investimenti delle grandi multinazionali. L’attrattività e la qualità dei servizi civici dovranno costituire la rotta su cui compiere le scelte di governo della città”.