L’ORDINANZA DECORO É GIÀ UN FALLIMENTO?
La foto che vi proponiamo é emblematica: a due giorni dalla firma dell’ordinanza sindacale per il decoro urbano e appena consegnata la fontana dell’elefante dopo il restauro, diversa gente sosta sui gradini della fontana ed in particolare un uomo siede sul marmo appena ripulito e restaurato che gli fa anche da supporto per la sua bottiglia di birra. Eppure la citata ordinanza vieta testualmente a chiunque “di sedersi, sdraiarsi o dormire sul suolo pubblico o nelle aree ad uso pubblico o aperte al pubblico passaggio, sui sagrati delle Chiese, sui gradini dei piedistalli delle statue e dei monumenti, sulle soglie, sulle pavimentazioni, sui muretti, sui gradini posti all’esterno degli edifici pubblici e privati attestanti su area pubblica…”, nonché “di consumare bevande alcoliche al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi regolarmente autorizzati”.
È chiaro, l’ordinanza decoro rappresenta un segnale, un messaggio del sindaco Trantino alla cittadinanza sulla necessità di cambiare rotta. Come spesso accade per le ordinanze sindacali il suo valore é più simbolico che effettivo; nessuno si aspettava frotte di vigili urbani (che peraltro non sono sufficienti neanche per le attività ordinarie) a infliggere sanzioni a cittadini e turisti che riposano seduti sui gradini di una chiesa o che si rinfrescano con un birretta. Ma é sempre per il significato simbolico che riveste “u liotru” per Catania, appena restaurato e riconsegnato alla città, che questa foto rappresenta uno sfregio al Palazzo che si affaccia proprio su quella mitica fontana e a tutti coloro che lo occupano.
Ora é evidente che il catanese medio in materia di decoro urbano é un asino, e come un asino va educato, con bastone e carota. E allora sarebbe auspicabile l’applicazione dell’ordinanza quantomeno nel perimetro di Piazza Duomo, per richiamare al decoro ed eventualmente sanzionare coloro che la infrangono proprio sotto gli occhi dell’amministrazione. Anche al solo scopo di sottolineare il messaggio.