CATANIA A MANO ARMATA: PREOCCUPANTE ESCALATION DI SPARATORIE E SEQUESTRI DI ARMI

Continuano le sparatorie a Catania.  La scorsa notte un uomo di 32 anni si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro con una ferita da arma da fuoco ad un gluteo. L’uomo non ha fornito alcuna indicazione per ricostruire la dinamica della sparatoria e individuare il responsabile. Stessa cosa era accaduta pochi giorni fa quando un 47enne si era presentato al pronto soccorso attinto da due colpi di pistola ad una gamba. Ad aprile un uomo, in possesso di due pistole clandestine e relativo munizionamento, aveva esploso dei colpi di pistola contro un abitazione nel quartiere di Nesima. Pochi giorni dopo un uomo barricato in casa a Librino aveva sparato con armi detenute illegalmente. Il 27 maggio una sparatoria all’interno di un auto noleggio e successivamente al viale Bummacaro e al viale Mario Rapisardi a seguito di una rapina. Ed ancora spari a Nesima il 30 giugno scorso, questa volta con una vittima, mentre in via Capo Passero, il 17 giugno, alcuni colpi di pistola calibro 7.65 avevano raggiunto un’autovettura.

Anche la quantità di armi sequestrate e la loro letalità destano non poche preoccupazioni: si parla di pistole ma anche di fucili a pompa e armi da guerra come i Kalashnikov, tutte immediatamente pronte all’uso. Cosa sta accadendo a Catania? Si parla di una guerra tra cosche per la spartizione delle piazze di spaccio ma la cronaca evidenzia come anche la microcriminalità faccia sempre più ricorso all’uso di armi. Appare evidente la necessità di un’intervento deciso delle forze dell’ordine e della magistratura etnea per porre un argine a questo spaventoso incremento di criminalità armata, affinché si possa scongiurare il rischio di un ritorno agli anni di piombo.